Credito d’imposta 40% per beni 4.0 in agricoltura, pesca e acquacoltura (2026)
Territorio: Italia
Credito d’imposta 40% per beni 4.0 in agricoltura, pesca e acquacoltura (2026)
Territorio: Italia
Descrizione
Con la Legge di Bilancio 2026 è previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta per le imprese dei settori produzione primaria agricola, pesca e acquacoltura che investono in beni strumentali 4.0 (allegati A e B della L. 232/2016). L’agevolazione copre gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 (o fino al 30 giugno 2027 con ordine accettato e acconto ≥ 20% entro il 31/12/2026). L’obiettivo è accelerare l’innovazione di processo e la digitalizzazione delle imprese attive nelle filiere primarie, sostenendo l’acquisto di macchinari, impianti e software connessi ai paradigmi Industria 4.0.
Soggetti beneficiari
Possono accedere le imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli e le imprese dei settori pesca e acquacoltura, che effettuano investimenti in beni materiali e immateriali nuovi ricompresi negli elenchi 4.0 (Allegato A e Allegato B). È ammessa anche la locazione finanziaria (si considera il costo sostenuto dal locatore).
Tipologia di interventi ammissibili
Sono agevolabili gli investimenti in beni 4.0 nuovi (macchinari, impianti, attrezzature, hardware, software e sistemi per l’integrazione digitale) conformi ai requisiti di interconnessione e integrazione con i sistemi aziendali, come previsti dagli allegati A e B. In caso di cessione del bene, destinazione a finalità estranee o mancato riscatto del leasing entro il 5° anno, il credito d’imposta si riduce e l’eccedenza già compensata va riversata, senza sanzioni né interessi.
Entità e forma dell'agevolazione
Il contributo è un credito d’imposta pari al 40% degli investimenti fino a 1 milione di euro, utilizzabile esclusivamente in compensazione (mod. F24). Il testo attuale specifica inoltre che “non si applicano” i limiti generali alla compensazione (art. 1, c. 53, L. 244/2007; art. 34 L. 388/2000; art. 31 D.L. 78/2010).
Punto delicato: il comma 4 indica un “limite massimo di spesa di 2.100.000 euro per l’anno 2026”. Su questo limite si registra un dibattito interpretativo:
Lettura A (plafond nazionale): il tetto di 2,1 milioni sarebbe il plafond complessivo della misura per il 2026 (molto contenuto), con possibile riparto e contingentamento.
Lettura B (limite per impresa): il tetto di 2,1 milioni sarebbe riferito a ciascun beneficiario.
Ad oggi, il testo non chiarisce espressamente la portata del limite; si attendono chiarimenti ufficiali.
Perchè conviene alle imprese
Aliquota 40% sugli investimenti 4.0 fino a 1.000.000 €: beneficio importante per l’ammodernamento tecnologico.
Compensazione diretta: il credito riduce il carico fiscale tramite F24.
Filiera primaria: misura specifica per agricoltura, pesca e acquacoltura.
Dubbi aperti sul comma 4
Il riferimento a 2,1 milioni per il 2026 è ambivalente. Il successivo comma 6 rinvia a un decreto attuativo che “assicuri il rispetto del limite di spesa”, suggerendo un controllo a budget; tuttavia, la formulazione non esplicita “complessivo” o “per beneficiario”. Glocal monitorerà gli sviluppi e aggiornerà i clienti appena disponibili i chiarimenti ufficiali.
Analisi di fattibilità gratuita
Per maggiori informazioni e per una analisi di fattibilità gratuita, i nostri consulenti sono a disposizione: info@glocalservizi.com – 0442 77 26 61.
FAQ
1) Qual è l’aliquota del credito d’imposta?
È 40% sugli investimenti in beni 4.0 fino a 1.000.000 €, per imprese agricole, pesca e acquacoltura.
2) Come si usa il credito?
Si compensa in F24. Al momento non si applicano alcuni limiti generali alla compensazione.
3) Il tetto “2,1 milioni nel 2026” è per impresa o nazionale?
Il testo non è chiaro: si attendono chiarimenti/attuativi.
4) Posso usare il leasing?
Sì: conta il costo del locatore; occhio a cessione/mancato riscatto entro 5 anni (riduzione del credito).
5) Qual è il periodo agevolato?
2026 (con estensione al 30/06/2027 se ordine accettato e acconto 20% entro 31/12/2026).