Credito d'Imposta investimenti
in beni strumentali
nuovi

Agevolazione 4.0 prorogata al 2025.

Percentuali ridotte dal 2023.

Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2022 proroga al 2025 l'agevolazione 4.0, ma a partire dal 2023 le percentuali si ridurranno sensibilmente. 

Nessuna proroga invece per il credito di imposta sugli investimenti ordinari a partire dal 2023.

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato e rimodulato il credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0. 

In particolare la proroga riguarda gli investimenti realizzati a partire dal 1° gennaio 2023 fino al 2025.

Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2021 ha esteso fino al 31 dicembre 2022 la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi.

Nessuna proroga invece per il credito di imposta sugli investimenti in beni materiali e immateriali ordinari: non inclusi negli allegati A beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” e B beni immateriali annessi alla legge n. 232/2016, a partire dal 2023.

Soggetti beneficiari

Tutte le imprese sane residenti in Italia, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, nel rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto versamento dei contributi ai lavoratori.

Spese ammissibili

Il credito d’imposta trova applicazione agli investimenti in beni materiali e immateriali strumentali nuovi:


Chiarimenti AdE

L’Agenzia delle Entrate, nella circolare n. 9/E/2021, ha confermato che l’interconnessione può intervenire anche in un anno successivo a quello di effettuazione dell’investimento e di entrata in funzione del bene e l’agevolazione non viene meno purché le caratteristiche tecniche, richieste dalla disciplina 4.0, siano presenti nel bene già anteriormente al suo primo utilizzo (o messa in funzione) e sempreché il soddisfacimento di tutte le caratteristiche tecnologiche e di interconnessione permangano per tutto il periodo di tempo in cui il soggetto beneficiario fruisce del credito d’imposta in oggetto.

Nella circolare in oggetto viene inoltre chiarito che, per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria anche in beni 4.0, il credito d’imposta viene determinato considerando il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni e non il prezzo di riscatto.

Sono esclusi dalle agevolazioni:

Il Bonus

Il bonus:

La proroga e credito d'imposta

La proroga dei benefici oltre il 2022 opera con tempistiche, misure e limiti massimi differenziati, a seconda della tipologia di investimenti. 

Per l'anno 2022, si mantiene comunque la stessa misura e lo stesso limite massimo disposto dalla legislazione vigente:


Chi fruisce del credito d'imposta e non vuole subirne la revoca deve conservare la documentazione idonea a dimostrare il sostenimento della spesa e la corretta determinazione dei costi. A tal fine:

Il credito è utilizzabile in compensazione nel modello F24 in tre quote annuali di pari importo a partire dall’anno dell’interconnessione.

Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni (fiscali e non) che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto. L'agenzia dell'Entrate con la circolare n. 9/E/2021 punto 6 evidenzia che:

L’importo ottenuto non deve superare il costo sostenuto cioè l’ammontare complessivo dei costi ammissibili di competenza del periodo di imposta per il quale ci si intende avvalere del credito di imposta.

Per maggiori informazioni

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