Con il decreto direttoriale del 16 ottobre 2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), sono disciplinati i termini e le modalità per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni e delle relative richieste di erogazione del “Voucher per consulenza in innovazione”, erogata nell’ambito del Piano Nazionale “Impresa 4.0”.

Il bando mira a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa su tutto il territorio nazionale tramite l’inserimento nel contesto aziendale, con un rapporto contrattuale della durata non inferiore a 9 mesi, di figure manageriali in grado di gestire tali processi con l’erogazione di un contributo a fondo perduto, fino ad un massimo di € 40.000,00 per le imprese e € 80.000,00 per le reti di imprese.

Per questa misura sono stati stanziati € 75 milioni.

L’intensità del contributo può arrivare fino al 50% della spesa rendicontata ammissibile.

Sono ammesse alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese (PMI) e le reti di imprese che, al momento della presentazione della domanda, a pena di inammissibilità, nonché all’erogazione del contributo, devono possedere i seguenti requisiti:

• Status di PMI, sono ammesse le micro, piccole e medie imprese (PMI).

• L’impresa richiedente deve avere la sede legale e/o l’unità operativa sul territorio nazionale.

• L'impresa richiedente deve presentare una situazione di regolarità contributiva previdenziale e assistenziale nei confronti di INPS e INAIL.

• Sono escluse le imprese operanti nei settori: pesca, acquacoltura, produzione primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri come meglio dettagliato dall’articolo 1 del Regolamento n. 1407/2013.

• L’impresa non deve essere destinataria di sanzioni interdittive previste dall’articolo 9, comma 2 del Decreto legislativo n. 231/2001.

• L'impresa richiedente deve essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non deve trovarsi in stato di fallimento, essere sottoposta a procedure di liquidazione (anche volontaria), concordato preventivo, concordato con continuità aziendale, amministrazione controllata o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

• L’impresa non deve aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Possono essere ammesse anche le reti di imprese purché composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti e che il contratto di rete descriva una collaborazione effettiva e stabile.

Le spese ritenute ammissibili devono essere sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione o da una società di consulenza, indipendente rispetto all’impresa o alla rete che usufruisce della consulenza, iscritti all’elenco MIMIt, e inseriti nel contesto aziendale con un contratto di consulenza di durata minima di 9 mesi.

Il contratto di consulenza, nel quale devono essere specificati il contenuto e le finalità delle prestazioni consulenziali, oltre alla durata e al compenso, deve essere sottoscritto dalle parti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.

La consulenza può riguardare tre ambiti:

a. Processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale “Impresa 4.0” (tecnologie big data, cloud computing, cyber security, integrazione delle tecnologie NPR, simulazione e sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, realtà virtuale e aumentata, robotica avanzata, interfaccia uomo-macchina, manifattura additiva, internet delle cose, sviluppo digitale dei processi aziendali, digital marketing e open Innovation) 

b. Processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, con l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, strategie di gestione aziendale e nell’organizzazione del luogo di lavoro

c. Avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, partecipazione al Programma Elite, apertura del capitale di rischio a investitori specializzati nel private equity o venture capital, e l’utilizzo di strumenti di finanza alternativa e digitale come l’equity crowdfunding, l’invoice financing e l’emissione di minibond

N.B.: Il sostegno è concesso ai sensi e nei limiti del Reg. De Minimis n. 1407/2013.

Verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto con le seguenti intensità di aiuto, rispetto alla spesa ammessa:

• Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti, fino ad un massimo di € 40.000

• Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti, fino ad un massimo di € 25.000

• Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti, fino ad un massimo di € 80.000

La compilazione della domanda di accesso all’agevolazione potrà essere effettuata dalle ore 12.00 del 26 ottobre 2023 fino alle ore 13.00 del 23 novembre 2023.

La presentazione della domanda, invece, potrà essere effettuata a partire dalle ore 12.00 del 29 novembre 2023.

Per la presentazione della domanda si chiede gentilmente di contattare i nostri uffici:

• 0442 77 26 61

• info@glocalservizi.com